Perché attiro molto spesso persone negative?
Perché, anche se ci riteniamo persone positive e felici, ci ritroviamo ad attrarre nella nostra vita individui che sembrano essere l’esatto opposto di quel che siamo? Perché la “legge d'attrazione” sembra non funzionare?
La risposta è sorprendentemente semplice. L’universo ragiona sempre per energie, solo seguendo il flusso di queste energie riusciremo a comprendere alcuni aspetti della nostra vita apparentemente dissonanti.
Facciamo un piccolo esempio:
Prendiamo una donna, felice, solare e innamorata della vita. Ma se la stessa donna, viene morsa da un cane da piccola, questa, probabilmente, a seguito di quella brutta esperienza avrà ancorato il ricordo del cane al dolore del morso e il risultato sarà che il suo inconscio le farà temere i cani, spaventandola ogni qualvolta ne incroci uno per strada anche da adulta.
L’energia della bambina è bloccata su quel ricordo doloroso ma lei probabilmente, con il passare degli anni, non ne avrà più memoria (d'altronde si è trattato solo un piccolo incidente da bambina).
La paura e il dolore “vibrano” ancora dentro di lei, senza che lei ne sia minimamente cosciente.
Tali deviazioni energetiche potrebbe manifestarsi su un piano qualsiasi della materia, tramite false credenze o concetti approssimativi che appartengono al piano della mente concreta, oppure tramite condizioni prevalentemente fisiche, sia soggettive che oggettive.
Questi blocchi vengono definiti “nodi energetici” in quanto riescono a bloccare il nostro flusso energetico, proprio come un nodo, e possono annidarsi nel nostro inconscio dove meno ce lo aspettiamo.
“Tutto ciò che era inconscio veniva, se attivato, proiettato sulla materia, veniva cioè incontro all'uomo dall’esterno” – Carl Gustav Jung
Con questa frase Jung, ci spiega in maniera semplice i meccanismi naturali dietro il principio di risonanza.
Siccome esiste una paura e un dolore latente nel profondo della bambina, questo farà si che durante la sua vita essa debba confrontarsi spesso con cani spaventosi che la terrorizzeranno.
Ognuno di noi avrà incrociato per strada migliaia di cani nella sua vita senza per questo farsene un problema, d’altro canto per una bambina spaventata dai cani, una passeggiata potrebbe nascondere un pericolo spaventoso.
Tra l’altro i cani hanno un olfatto capace di fiutare la paura dell’uomo (l’ormone dell'adrenalina) e questo odore su di loro ha un effetto stimolante che li predispone a reagire. Così si innesca un pericoloso circolo vizioso; la donna ha paura, il cane fiuta, diventa nervoso e abbaia o ringhia, la donna è ancora più spaventata e il cane si agita ancora di più…
Attiriamo ciò che siamo, se vibriamo paura, attiriamo paura. Perché lo scopo della nostra vita è quello di evolvere, di superare i nostri blocchi, sciogliere i nodi, diventando una versione migliore di noi stessi.
L’universo non è cattivo, perché incontriamo “cani cattivi”, ci sta facendo vedere una parte di noi che altrimenti non riusciremmo a vedere. Attraiamo per risonanza quello che siamo ma, in questo caso, non comprendiamo.
Se attiriamo personaggi negativi significa che in qualche modo risuoniamo con la loro negatività, ci fanno da specchio per aiutarci a vedere nell’altro qualcosa di noi. Luce ed ombra; non si può avere l'una senza l’altra, perché l’una è funzionale all’altra per arrivare ad una maggiore consapevolezza.
Se preghiamo l’Universo di aiutarci mossi da una paura interiore e non dalla consapevolezza della nostra forza spirituale, le preghiere non sortiranno alcun effetto, anzi potrebbero ritorcersi contro di noi.
Così come convincerci di essere persone positive non ci farà incontrare altre persone positive se interiormente ci sentiamo spaventati, oppure se ci chiudiamo sulla difensiva alla prima critica e cerchiamo di evitare qualunque confronto con l’altro perché nel profondo ci sentiamo inadeguati.
Quegli uomini ci stanno mettendo di fronte ad un nostro sentire interiore che noi NON vogliamo o NON riusciamo a vedere.
Se vogliamo cambiare ed evolvere, il primo lavoro che dovremo compiere è capire chi siamo realmente.
“Non puoi sciogliere un nodo senza sapere come è fatto” — Aristotele
Seguendo il suggerimento di Aristotele dovremo, attraverso la meditazione, ascoltare noi stessi. Scendere nel profondo del nostro inconscio fino a risalire lungo le energie negative che hanno sconvolto il nostro percorso terreno. Rivivere e comprendere “quando, come e perché” questo sia avvenuto e di conseguenza scioglierlo alchemicamente.
A quel punto non incontreremo più cani capaci di spaventarci, provare per credere.