La favola de “La Bella Addormentata nel Bosco” racchiude un profondo simbolismo esoterico, rappresentando il cammino iniziatico dell'anima verso il risveglio spirituale.

Aurora e il Femminile Sacro

Prima di tutto, è importante notare che i protagonisti delle favole – principi e principesse – rappresentano simbolicamente l’Anima e lo Spirito dell'uomo. Sono “nobili” dal latino nobilis (degno di essere conosciuto), in quanto rappresentano l'essenza divina e superiore dell'uomo.

Veste rossa
La Madonna del Cardellino, Raffaello Sanzio e Aurora della Disney

Aurora, la principessa, incarna l’anima, il Femminile Sacro, la forza che accoglie, nutre e connette. Non è casuale che la sua veste, alla maggiore età, sia blu, colore che simboleggia nella tradizione iniziatica la profondità, l'intuizione, la ricettività e il mistero, qualità tradizionalmente attribuite all'energia femminile (pensiamo alla veste della Madonna nei dipinti rinascimentali, sempre blu).

Alla nascita di Aurora (l’anima) viene organizzata una grande festa, a cui tutti sono invitati tranne Malefica (il male). Per vendetta, Malefica lancia una maledizione sulla principessa, destinata a compiersi al compimento dei suoi sedici anni (cioè il raggiungimento della maggiore età).

Il Re e la Regina, temendo la maledizione, isolano Aurora e distruggono gli arcolai del regno. Tuttavia, questa protezione eccessiva priva l’anima dell’esperienza necessaria per riconoscere i pericoli, rendendola vulnerabileL’ignoranza di Aurora riguardo al male la porta inevitabilmente a pungersi, costringendola a compiere il destino temuto.

Le esperienze materiali sono indispensabili per sviluppare le virtù e crescere. Privata di queste prove, di fronte al primo ostacolo (la puntura dell’arcolaio), Aurora cade in un sonno profondo. Questo è un monito per chi, con ingenuità, tenta di proteggere i propri figli dalle sfide materiali: non solo non li tutela, ma li rende impreparati a fronteggiarle.

Il sonno in cui Aurora cade rappresenta il torpore spirituale: l’anima, senza aver affrontato le giuste sfide, rimane priva di consapevolezza, bloccata in un’esistenza passiva. Una condizione umana che i filosofi come Eraclito definirebbero “i dormienti” poiché la maggior parte delle persone, vive in uno stato di incoscienza da svegli non dissimile da quello che vivono nel sonno.

Il Male, il Drago e il potenziale latente

Malefica (il male e il drago) rappresenta gli ostacoli sia interiori che esterioripaure, ombre dell’inconscio, conflitti repressi – ma anche il potenziale latente dell’uomo ancora inespresso.

Carl Gustav Jung, infatti, ci insegna che il drago non è solo un nemico, ma anche il guardiano di un tesoro nascosto: il nostro potenziale umano. L’iconografia classica del Drago lo raffigura spesso seduto sopra una montagna d’oro dentro una grotta che rappresenta l’inconscio profondo dell’uomo.

Per raggiungere questo tesorosimbolo della saggezza, della crescita e dell’illuminazione – l’uomo deve compiere un atto di coraggio, affrontando le proprie paure e le difficoltà della vita.

Veste rossa
Il tributo a Cesare e il Principe Filippo della Disney

Il principe e il Maschile Sacro

Il principe rappresenta il nostro Spirito divino, il principio attivo, la scintilla divina che guida verso il trascendente. È il Maschile Sacro, la capacità di agire e trasformare.

Nonostante venga definito “Principe Azzurro” – perché i colori del Maschile e del Femminile sono stati invertiti a partire dal XX secolo (probabilmente non a caso) – egli indossa sempre un mantello rosso (come anche il principe di Biancaneve) e non è un caso.

Nei dipinti rinascimentali Gesù, infatti, viene raffigurato sempre con un mantello rosso, che rappresenta la forza vitale, il fuoco interiore, l'energia dinamica e creativa del potere maschile in azione.

La via dell'eroe

Il principe, per risvegliare l’anima, deve percorrere la via dell'Eroe, seguendo le quattro virtù cardinali (Saggezza, Giustizia, Fortezza, Temperanza), come postulate in origine da Platone. Le virtù sono i pilastri fondamentali della moralità e sono chiamate “cardinali” perché orientano l'anima nel suo percorso verso il bene, così come i punti cardinali (Nord, Sud, Est, Ovest) orientano l'uomo nel mondo fisico.

La via della virtù comporta compiere “giuste azioni” (secondo Giustizia e Saggezza), per superare le avversità (ho scritto un post su Batman e Platone che spiega meglio questo concetto).

Il principe inizia evadendo dalla prigione in cui è incatenato, una prigione che simboleggia l'ignoranza e la limitazione della propria coscienza, come nel mito della caverna di Platone, dove gli uomini sono prigionieri della loro visione ristretta della realtà. Affronta i folletti di Malefica, rompe i rovi che avvolgono il palazzo dove è custodita Aurora e, soprattutto, sconfigge il drago.


Le prove, man mano che vengono affrontate, diventano sempre più temibili, poiché il potenziale inespresso del principe cresce parallelamente, permettendogli di affrontare sfide sempre più impegnative per il suo sviluppo (una sorta di preparazione graduale al compito che lo attende).

Affrontare un Drago è, infatti, una sfida che terrorizza la maggior parte degli uomini, ed è proprio qui che emerge la virtù cardinale della Fortezza: il coraggio di affrontare e superare le prove che ci spaventano, un punto cruciale nel cammino spirituale. Superando la propria paura, l'uomo scopre una forza che non sapeva di possedere, e questa nuova consapevolezza lo eleva verso un pensiero trascendente, capace di abbracciare una visione più ampia e profonda della realtà.

Quando l’individuo supera queste prove (o avversità) con coraggio, compie un atto di trasformazione interiore che rispecchia il concetto ermetico di “come in basso, così in alto”: una vittoria nelle sfide materiali che porta a un'espansione spirituale della coscienza.

In altre parole, attraverso l'esercizio della Fortezza (coraggio), l’individuo non solo vince le difficoltà esterne, ma ascende verso una nuova e più profonda comprensione di sé e dell'universo.

Questo atto, benché compiuto nel mondo materiale, è sacro e trascendente, poiché permette all’anima di risvegliarsi.

La ricompensa, il bacio e la Coppia Sacra

Dopo aver superato le difficoltà rappresentate dal Drago, l’uomo ottiene la sua ricompensa, esprime il suo potenziale nascosto e si riconcilia con la propria anima. 
Il bacio del principe simboleggia la scintilla divina della coscienza che risveglia l’anima dormiente, il momento in cui l’individuo realizza l’unità tra azione materiale e consapevolezza spirituale, energia maschile ed energia femminile, tra conscio e inconscio.

Questo atto di equilibrio porta all’armonia interiore e alla piena realizzazione del sé.


Le immagini utilizzate in questo articolo sono tratte dal film La bella addormentata nel bosco (1959) e sono di proprietà dei rispettivi detentori del copyright. Il loro utilizzo è esclusivamente a scopo di critica e commento, ai sensi dell'art. 70 della Legge sul diritto d'autore italiana.